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— 53 — entrò in tutta la sua magnificenza. Visto appena lo Scacciati, stette sui due piedi, e stropicciandosi gli occhi, aspirò T aria attorno a sè come se gli mancasse il re* spiro. Salvatore fu sollecito di andargli incontro, e presolo per le due mani, esclamò I — Mio degno signor Pasquale, voi onorate troppo la mia povera casa!

Non può essere che l’ amore dell’ arte che vi abbici condotto qui. Forse volete vedere che cosa ho fatto di nuovo, e fors* anco chiedermi qualche lavoro. Parlate, mio degno signore, in che cosa vi posso gradire?

— Io ho, disse Capuzzi balbettando, ho a parlarvi y signor Salvatore, ma ...

solo ... quando voi sarete solo ... permettete che mi ritiri, e che ritorni in tempo più opportuno.; >4. j <f.< ori — Per nulla, disse Salvatore tenendolo saldo. Non vi moverete di qui, che non avreste potuto capitare in un miglior mo• mento

e poiché siete un gran dilettante

di pittura, un amico degli artisti più va1 orosi, credo che vi sarà carissimo che io vi preseuti il signor Antonio Scacciati, il primo pittore del nostro tempo, che fece il bel quadro della Maddalena pentita > ' - 54