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ii' mento di Antonio che fu ricevuto fra loro con molta solennità. ' . •, “•> Appena corse la voce che il quadro della Maddalena era di Antonio, gli toccarono da ogni parte mille commissioni.

Così Salvatore con un pietoso stratagemma lo trasse dall'oscurità in cui vegetava, e lo mise in onore. Antonio non sapeva capire in sè. per la gran gioja di questa fortuna. E Salvatore fu ancor più attonito quando fra qualche giorno, vide sopravvenire Antonio pallido, disfatto, colla disperazióne negli occhi. — Ah Salvatorel che cosa mi -giova che mi abbiate riposto più in alto che non salivano le mie speranze, e fatto colmare di lode e d’ onore, poiché per mia disavventura il quadro che tanto mi onora' mi è cagione di un’ infinita disgrazia. sì<l i — Non bestemmiare la nostra . sacra arte, rispose Salvatore. Io non credo alla disgrazia che ti attende. Tu sei come me e non hai potuto-adempire tutti ii tuoi, desiderj. Ecco la tua . gran disgrazia senza dubbio. Gli innamorati-sono come i.fanciulli, piangono- e strillano se gli si.toccano appena i loro fantocci. Lascia, te ne prego., il genere lamentevole che noti lo — fyx