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tôi-— 'v * aveva assistito alla festa dell’ Ascensione, ed Antonio'era disceso1 a piè della vaga Annunziata. Fra le salme, si trovarono y * \ quelle di Marino Badoero e di Bertuccio Neuòlo.! Due giorni dopo’il‘vecchio Faliero, condannato dal Consiglio dei Dieci, aveva mozzo il capo sulla sommità della scala de’giganti. Antonio se ne era•• fug-.

gito senza ostacolo, giacche persona non conoscealo per un de'congiurati: Vedendo la testa del vegliardo Marino, gettò un.

grido d’ orrore, e si slanciò nel palazzo.

Niuno arrestollo, sì grande era la confusione. A pochi passi dell’ appartamento del Doge vide Margherita, che avanzossi ver lui piangendo, e lo condusse nella camera d‘ Annunziata. ' Antonio si: gettò ai suoi piedi, coprì le sue mani di (baci e le bagnò di lagrime. Nunziata* ch’ era rimasta immobile e come'priva di-vita aprì lentamente gli occhi; Vide Antonio; ad un tratto fece un movimento convulj, f ii— _! * .sivo, lo serrò al suo cuore, ed esclamò piangendo: *< Antonio!.;. Mio Antonio!!, quanto io t' amo; ancora un bene • mi rimane al mondjj&*Vieni Antonio y vietii, fuggiamo lungi dï questi luoghi d? orróre. »» — Ed obbltavano, né,;loro baci ardenti, nei loro giuramenti ripetuti

no match

, i -_.ï9a — terribili avvéniménti della notte. La vec* chia scosseli alfine e propose di guada* ’gnar Cbioggia. Pietro attendevali già colla sua barca al ponte del palazzo. A mezzanotte , Annunziata, velata, esci con Antonio e con Margherita che portava in una cassetta le gioje della dogaressa.

Giunsero al. ponte senza essere rimarca* ti, e salirono nella gondola. Antonio prese 'il remo:: la luna brillava sui flotti, e bentosto furono in alto mare. Ma i venti •cominciarono a. muggire, neri, nuvoloni velarono.le stelle, e un spaventoso uragano-s’ annunciò sull'orizzonte. . • < — O Santi del Paradiso, ajutateci I gridava la vecchia.

Antonio non potendo più tenere il remo, passò il suo braccio intorno Annuiizi a ta che, svegliandosi da un estasi soave strinse lo al suo petto anelante. — Oh, mio Antonio! sciamava, per noi non v'ha -più vento non v' hanno più procelle: ma allora il mare, questa vedova gelosa del Doge decapitato, innalzò i suoi cavalloni da ambo i lati della barca, come ,due>braccia gigantesche, e uel profondo de' suoi .abissi inghiottì.i due -amanti.

• t,\ 'FINE DI MARINO FALIERO. . •

. — * *»

i ,.b:del quarto.ed ultimo volume .

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