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reva che gli fosse tenuto confìtto il braccio sinistro, e con fioca voce richiese dove mai era.

Un bel giovane di buon aspetto, ritto in piedi presso il suo capezzale, ch’ egli non vide prima d’ allora, si pose ginocchione dinanzi a lui, gli strinse la destra, è la bagnò di calde lagrime esclamando

O mio eccellente maestro 1 mio

W*degno maestro I ora siete salvo! siete rinfrancato 1 — Ma ditemi solamente... replicò Salvatore.

Il giovinetto lo scongiurò di non affaticarsi a parlare, e promise di dirgli tutto ' quello che gli’ era sopravvenuto. — Vedete bene mio caro e degno maestro, voi eravate, senz’ altro forte • ammalato , .a. - / venendo da Napoli, ma il vostro male non era disperato. I più comuni rimedj v’ avrebbero ristorato in poco tempo, ma la smemoraggine di Carlo che. corse pel medico più • vicino vi ha fatto cascar fra le mani del fatale dottor Piramida, il più fatale di tutti i medici che si siano travagliati a riempiere le viscere della terra I — Come 1 disse Salvatore ridendo, cosi debole com’ era, quello che ho scorto era duuque il piramidale dotto