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CAPITOLO IX • Antonio potè appena attendere il domani, giaccchè sperava ricevere un felice messaggio della sua Annunziata. Infine la vegiiarda ritornò malinconica, s’ assise lentamente su’un banco, e incrociando w à le braccia disseccate, disse: — Tonino, ah! Tonino mio, e che avvenne mai alla .

nostra povera Colomba? Nell’ entrare quest1 oggi nelle sue stanze, la trovai stesa sugli origlieri, gli occhi semichiusi, non addormentata nè desta, non sana nè am?

malata:- me le avvicinai, e nobile dogat resSa,. che-mai v’ accadde di tristo? gli «domandai:: la vostra ferita a.mala pena cicatrizzata vi cagiona dolori? Ma ella mi guardò con certi occhi. — Certi occhi strani in verità,.'Tonino, ed appena ebbi gettato uno sguardo sul loro umido Splendore, si .nascosero,sotto, quelle palpebre di’ sety, come la luna dietro una puvola oscura. £ allora,, ella, si; mise. a sospirare dall’ imo petto, e cacciando la sua faccia pallidissima sotto i morbidi guanciali, mormorò soavemente sì, ma — 18