Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/182

i 182-— î • « una. geritile e sonora voce - ▼iril«,ct« cantava:;, "fu*"! • • • »*; h \< ■> . ; .'.î f 1 • (J*f; .# f >*ï»- *# •'*.► .- v '.1 ,. . Ah ! spnza amare l; r>.r. .1 . ii.ut , ’:*•*: •• ,, Andar sul mare £/ Oblio sposo del mare n,|!' t Non rpuò consolare, (i)- 11 ’iv! ‘ x.«ìiin 111*» j< .!. u '/> -*

» Altre tooì 'si sposarono-! a quella,,e le

parale .'furono alternativamente iripetute finche quel canto -spirò ifra • il muggire ‘ 4ei venti.1 Il * vecchio - Failiero. parve? noa prestare attenzione::a quel .concerto*' e s’ occupò di;* spiegare alla dogaressa ilo ecopo-;della cerimonia che.avea luogo.il dì dell'Ascensione, in cui il «Doge sposai vasi *1 mare Adriatico, gettandogli il suo anello dall-alto-del'Bucintoro, .j:

• Parlò ideile Vittorie della -Repubblica } disse come bistri à e la Dalmazia venissero conquistate sotto l’ imperio di Pietro Or* $eolo 11 eicome questa cerimonia, avesse presai orìgine da quella conquista. Ma sè il Dòjge'-non badava *peti;nulla, al/canto dei musici* non fu così per la dogaressa.

EU’era tutta immèrsa in que1 dolci suóni che >ai%jaa libraria per la laguna, e al* •1! ’! J- ■ .IliI :• .i ».

i reco esattamente' còme nell’ 1 originale.