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CAPITOLO PRIMO Molto tempo fa, e se non m'inganno nell’ agosto dell’ anno 1354, il bravo am* miraglio Genovese, Paganino Doria, batteva i Veneziani-, e toglieva loto la città di Parenzo. Le sue galere ben armate incrociavano nel golfo di Venezia, simili a belve affamate che vanno e vengono per meglio ghermire la loro vittima. Il popolo e la Signoria di Venezia erano comprese da mortale spavento. Quanti erano in i«tato di combattere tutti presero la spada o il remo. Le truppe schie* raronsi nel porto di S. Nicolò. Nuvi, alberi, macigni, tutto fu messo in opera onde ingombrare, la rada, e vietare Io sbatto all'inimico; e mentre che il sonito dell'armi elevavasi nel mezzo del tumulto, che le masse lanciate in mare risvegliavano, gli echi delle spiagge vicine, vedevausi in Rialto gli agenti della Signoria, pallidi, cospersi di sudore, offrir .