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— 1291 — Il grave Torricelli si accostò allora a Capuzzi, e gli espose tutti i mali che potevano procedere dalla sua ostinazione, mentre Marianna gridava pietosamente che suo zio l’ ucciderebbe se la dividesse dal suo Antonio.

Si vedeva palesemente ehe il vecchio sosteneva una gran battaglia con sé stesso.: sospirò, si nascose il volto nelle mani, ed i suoi sguardi si volgevano ora versp Antonio, ora verso la nipote, ma a poco a poco si dileguò ogni collera, ed esclamò:

— Ebbene!-io vi perdono! via da me ogni pensiero di turbare la vostra felicità, obbedisco volentieri ai vostri buoni ricordi , signor Torricelli, e voi Formica avete fatto bene a mostrarmi sul teatro tutti i mali che potrebbero venire dal mio rigore. Io sono guarito,. veramente guarito d’ ogni mia pazzia. Ma dove è il signor Formica, mio degno medico, che voglio benedirlo mille volte?

Venne avanti Pasquarello, e Pasquale gli saltò al collo -dicendo: — O signor Formica gittate questa maschera difforme e fate che io vegga il vostro volto; io vi sarò sempre obbligato d’ avermi fatto ricuperare la mia ragione!