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dove sì fermò in cospetto, d’ una casipola larga soltanto di due finestre, abitata da una povera, vedova con due figliuole. La donna 1’ avea ricevuto per poco danato' quand’ era capitato a Roma " la prima volta, e stimava di poter trovare presso di lei una stanza convenevole alla sua presente condizione.

Bussò alla porta con confidenza e gridò parecchie volte il suo nome. Quando alla fine intese che la pecchia si tolse dal letto a stento e venne alla finestra imprecando contro il cattivo mobile che veniva a sturbarla nel più bel dèi dormire* protestando che la sua casa non era unftsteria. Occorsero molte parole dall’ una e l’ altra parte prima che'élla potesse riconoscere il suo antico dozzinante. E mentre Salvatore si » querelava di non trovare un ricovero in Roma dopo essere fuggito da Napoli, la vecchia esclamò 1 — In nome di tutti i. Santi sieter voi, signor Salvatore? La vostra cameretta in alto sopra la corte, è ancora vacante,- e il vecchio fico stende i suoi*ramile le sue foglie per le finestre di modo che vi potrete sedere a lavorar eal fresco come sotto una verde