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\ — 63 — Lo scarso. salario che avea dal Conte, tastava appena a vivere sottilmente colla sia > Giorgina, perchè i beneficii che gli venivano dalle, vendite della» boscaglia, erano cosi magri e tanto incerti* e l’ orticello che coltivava: cosi devastato dai lupi e dai cignali, che bastava una notte per vedersi a struggere tutte le speranze di un anno. Oltrecchè la sua vita stava per poco che non fosse nelle mani deipredoni, e dei cacciatori di contrabbando.

Giorgina, che non era usa a questo clima, nè a questo modo di vivere, era cosi, rifinita che i bruni e vivi colori del volto s’ erano perduti in un giallo pallore, e gli occhi scintillanti parevano spenti, e la voluttuosa persona, già fatta al torno, s’ andava scarnando l’ un dì più che l’ altro.

Bene spesso nelle notti più chiare per lume di luna, trabalzava nel sonno. Degli sprazzi di fuoco scoppiettavano di lontano nella foresta, ed all’ urlar dei mastini il povero marito si levava pianamente dal letto, ed usciva a battere il bosco,col suo famiglio. Allora pregava Iddio e i Santi di preservare la vita di lui, e di trargli ambidue da quel tristo deserto. ' • I — 64 — !