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« Non sono io un pazzo fanciullo? »

EIa s’ era già doluta di emicrania.

Forse è l’ effetto di un mal di testa nervoso, le risposi io d’ un’ aria da tra-r sognato. Vi gioverebbe assai *lo spinto ,-vivo e leggiero che spruzza dalla spuma di questa onda pòetica. E detto questo le colmai un bicchiero di yino di Sciampagna che non avea voluto bere da prir ma, la quale però, menll’ ese l’ accostava alle labhra lasciò cader delle lagrime che non si curò, più di nascondere. \ *:

Pareva ristorato e un poco acquietato il turbamento del cuore, quando per inavvertenza Urtai nel bicchiero;di crir stallo inglese che mi .stava davanti, che mandò un suono lungo e vivo ad un tempo. La mia vicina fu assalita da un pallore mortale, ed un orrore segreto, occupò tutte le mie membra, perchè quel suono mi rese al vivo la voce della pazza vecchia della casa deserta.

Mentre si beveva il .caffè, trovai modo d’ accostarmi al conte P. che ben s’ accorse del perchè m’ accostassi., — Sapete voi che la signora che vi stava seduta accanto era la contessa Eduintf di S., e che lu sorella di sua ma* ..... -