Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/152

non dolersi che Trabacchio, non fosse • s » * morto quando l’ aveva trovato nel fosso; Certo parevano sinceri il pentimento e la penitenza di lui; perchè passava il suo tempo a leggere; dei libri di pietà, e non avea altra distrazione che di conversare col suo Giorgino,.eh’ egli amava soprattutto. Ma Andrès non .poteva tenersi di star vigilante, ed alla prima oo casione svelò il mistero al conte di Facb, che consentì di tacersi.

Così passarono parecchi mesi, e venuto l’ autunno, Andrès andava un po’ più di' spesso alla caccia. Intanto il fanciullo rimaneva coll’ avolo a casa, non che con un vecchio custode che lo teneva d’ occhio. Onde una sera nel tornar dalla caccia, la guardia s’ accostò ad Andrès e gli disse.

— Voi padrone tenete in casa un cattivo compagno. Dio mi perdoni, ma per me credo che il Diavolo venga a visitarlo dalla finestra, che poi si sfuma come un vapore.

— Andrès ne rimase stordito; e il vecchio aggiunse che da qualche giorno udiva alla sera delle male voci nella camera di Trabacchio > e quel giorno Stesso \ '