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« 14o « r Pur anche le donne del dottore erano state morte da lui con tanta industria, che F occhio di tutti i periti non avrebbe potuto trovar sui cadaveri le tracce delr omicidio. L’ ultima però era morta di una morte naturale. 11 dottore confessò • t. .0 * ■,r, r • • ri •> • . - i 111 r r• ogni cosa quasi compiacendosi di svolgere 1 al cospetto del tribunale l’ orribile storia de’ suoi misfatti come se volesse r}'* '7 • 1 1 k/ J » i % J à é ì « » •, * s#I spaventarlo col racconto della sua famigliarità col Diavolo. I giudici preti s’ ingegnarono /di* recare il dottore a pentirsi dei suoi peccati, ma egli volgeva in beffe tutte le loro parole. Cos\ fu dannato ad essere bruciato vivo colla sua maliarda.

In questo frattempo aveano cercato quasi tutta la casa di lui, e raccolte le sue ricchezze che furono usate ad allargare le rendite degli ospedali, dopo la, debita difalcazione delle spese di processo.

Però in tutta la sua biblioteca non si:

rinvenne che un sol libro sospetto, e poche stoviglie per la casa che dessero ombra della sua professione. Se non che fu impossibile di calarsi in un sotterraneo; che per le fessure e da certi cannoni lasciava travedere un’ officina. Anzi •w , * quando vennero i fabbri c i muratori — 14i —