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é ’, ** « % tersi ed alzarsi la paglia su cui avea po* sta la testa. E siccome erano stati tolti;, alcuni mattoni dal suolo, intese parecchie volte proferire il suo nome.

Era la vóce di Denner, al quale egli disse: — Che vuoi? lasciami in pace, io non ho niente di comune con te.

Denner rispose: — Ho trapassati molti sotterranei per venirti a salvare; perchè se tu ti lasci condurre sino alla piazza del patibolo, donde sono fuggito, tu sei rovinato. Non ti vengo ad ajutare che in grazia di tua moglie, che è mia più che non stimi. Che cosati valse il tuo per»

tinace negare; Eccoti una lima ed una sega; spacciati da queste catene nella notte vegnente, e lima la serratura dell’ uscio. Passerai pel voltone dove troverai aperta la porta; sinistra che dà in istrada, e quivi troverai uno che ti sarà di guida. Addio!

Andrès si mise sotto la lima e la sega e ripose la pietra sull’ apertura.

Appena giorno capitò il carceriere, a cui disse di voler essere condotto ai giudici , perchè aveva qualche cosa impor* tante da rivelare. Fu subito esaudito; e venne in cospetto del tribunale cogli or— i*