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carbonchio meraviglioso invidiato da un diavolo di negromante, che abita durante la state una piccola casa di campagna in Lapponia. Egli è quando il negromante passeggia nel suo giardino, e visita i suoi nidi di salamandre, che mio fratello può mettersi in libertà per un quarto d’ora e venirmi a raccontare in fretta, tutto quello che si dice di nuovo presso alla sorgente del Nilo.

Per la seconda volta gli assistenti diedero in uno scoppio di risa; ma lo studente Anseimo si sentì tutto sconvolto, ed egli non poteva senza un fremito involontario sopportare lo sguardo fìsso e serio dell'archivista. Qualche volta anche il tintinnìo metallico della sua voce aveva qualche cosa di sì penetrante e singolare che il povero Anseimo ne tremava sino alla midolla delle ossa. Non era probabile che il registratore Heerbrand arrivasse quella sera allo scopo ch’egli si era proposto conducendo Anselmo al caffè.

In effetto, dopo la sua avventura davanti alla porta dell’archivista, non era più stato possibile di determinare il disgraziato studente a tentare una seconda