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mero di manoscritti arabi, cofti, ed alcuni anche scritti in maniera singolare e che non appartengono a nessuna lingua conosciuta. Egli vorrebbe farli copiare con cura, e per questo lavoro egli ha bisogno d’un uomo che sappia ben disegnare colla penna, e sia capace di trascrivere coll’inchiostro della China sopra una pergamena tutti quei gerolifici colla più scrupolosa esattezza. Egli fa lavorare sotto la sua sorveglianza, in un appartamento della sua casa, e dà oltre al vitto uno scudo al giorno, e promette anche un bel regalo quando le copie saranno felicemente terminate. Il tempo del lavoro è in tutti i giorni da mezzodì a sei ore, dalle tre alle quattro si pranza e si riposa. Siccome egli ha già tentato questa prova inutilmente con molti giovani, ei si è indirizzato a me, pregandomi di fargli conoscere un abile disegnatore; allora io ho pensato a voi, caro signor Anselmo, poichè io so che voi avete non solo una bonissima mano, ma che fate anche dei bei disegni a penna. Se voi volete dunque, nei tempi disgraziati che corrono, e mentre aspettate di poter ottenere un bel posto, gua-