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cantava. — “Bella signorina, disse il registratore Heerbrand, voi avete una voce pura come il suono d’una campana di cristallo!” — “A Dio non piaccia!” gridò lo studente Anselmo a malgrado suo, ed egli stesso non seppe come; e tutti lo guardarono con sorpresa. — “Campane di cristallo risonano sotto il sambuco maravigliosamente! maravigliosamente!” continuò Anselmo a mezza voce. Veronica gli mise la mano sulla spalla, e disse: “Che dite voi, signor Anselmo?” Sul momento lo studente si trovò nel suo stato ordinario e ricominciò a sonare. Il vicerettore Paulmann lo guardava con aria cupa, ma il registrante Heerbrand mise uno spartito sul leggìo, e cantò stupendamente un’aria di bravura del maestro di Cappella Graun1. Lo studente Anselmo accompagnò molti pezzi ancora; e un duetto fugato ch’egli cantò con Veronica e che era stato composto dal vice-

  1. È senza dubbio Carlo Enrico Graun, compositore molto distinto e maestro di cappella di Federico II re di Prussia. Vi sono molti altri del suo istesso nome meno celebri di lui.