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udire le vostre voci cristalline! occhi azzurri sì dolci, guardatemi una volta, una sola volta ancora, o io mi consumerò nel mio dolore e nei miei ardenti desiderj! Indi egli cavava compassionevolmente dal più profondo del suo petto, una gran quantità di sospiri e di gemiti, e scoteva pieno d’impazienza e di bramosìa il tronco del sambuco, che per risposta, non gli rimandava che un romore di foglie sordo e non intelligibile, e sembrava così burlarsi del dolore dello studente Anselmo.
— “Quel signore senza dubbio non ha tutto il suo buon senso, disse la borghese e sembrò ad Anselmo che lo si svegliasse da un sogno profondo, aspergendolo d’acqua fredda. Allora solamente egli vide ov’egli era, e si richiamò che una visione fantastica lo aveva tormentato a segno da parlare ad alta voce a sè stesso. Egli guardò la borghese con aria costernata, levò il suo cappello che era caduto, e volle prender la fuga. In questo tempo, il padre di famiglia era soppravvenuto e dopo aver posto sull’erba il più piccolo dei fanciulli che aveva tra le braccia, si era avvicinato, e appog-