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fior di giglio si accende e getta torrenti di fiamme al di sopra del di lui capo, ed ecco di nuovo fremere gli alberi e i cespugli e romoreggiare dolcemente i ruscelli; — e danzare nei turbini dell’aria, gli uccelli e mille insetti vario dipinti. Un mormorio di gioja, di felicità, d’inebbriamento, — nell’aria, — nell’acqua, — sulla terra celebra la festa dell’amore! — Tutto ad un tratto, lampi strisciano sui cespugli, diamanti simili ad occhi di fuoco trapassano il seno della terra, e guardano dalla sua superficie, — getti d’acqua scaturiscono dalle fontane; — dolci profumi si spargono, portati sopra ali frementi: sono i Genii degli elementi, che rendono omaggio al fior di giglio, e proclamano la felicità d’Anselmo. Anselmo alza la sua testa circondata da un’aureola splendente. — Questi sono sguardi? — Sono parole? — E un canto? — Si ode risonar distintamente: “Serpentina! — la fede e l’amore mi hanno aperti i tesori della natura! — tu mi porti il fior di giglio che nacque dall’oro, nella primitiva forza della terra, avanti anche che Fosforo avesse acceso il pensiero; — esso