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parla oggi in una maniera intelligibile. Ma in quell’istesso momento, come un accordo perfetto di tre campane di cristallo risonò sopra la sua testa; egli alzo gli occhi e vide tre piccoli serpenti verde-dorati che allacciandosi intorno ai rami, drizzavano la loro testa verso il sole della sera. Allora lo stesso mormorìo, lo stesso bisbiglio, le stesse parole si fecero udire di nuovo; e i serpenti parlavano e si strisciavano di ramo in ramo; e al vedere la prontezza dei loro movimenti, avresti detto che mille smeraldi scintillanti scorrevano attraverso il cupo fogliame del sambuco. È il sole cadente che scherza tra le foglie, pensò lo studente Anselmo: ma ecco che le campane risonarono di nuovo e Anselmo vide uno dei serpenti inchinar la sua testa verso di lui. Egli si sentì tocco come da un colpo elettrico, e fu scosso sino in fondo dell’anima.

Egli guardò fissamente l’albero, e un pajo d’occhi azzurri, d’un bel turchino carico, lo contemplavano con una ineffabile espressione di desiderio. Un sentimento sconosciuto di suprema voluttà e