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contro il senso comune e quel fogliame informe avesser potuto piacergli un solo momento.
L’archivista lo guardò con un sorriso affatto ironico, e gli disse: “Ebbene! come vi è sembrato ieri il punch, caro Anselmo?” — “Ah! certamente il pappagallo...” rispose lo studente vergognando; ma tacque. In fatti, pensava egli, l’apparizione del pappagallo non era che un nuovo errore dei miei sensi. “Eh! era io stesso nella compagnia,” disse l’archivista Lindhorst, “non mi avete dunque veduto? Ma in mezzo a tutte le vostre pazzie poco ha mancato ch’io non fossi gravemente ferito, poichè era ancora seduto nel vaso del punch nel momento in cui il registratore Heerbrand lo prese per gettarlo al soffitto e non ebbi che il tempo di ricoverarmi nella pipa del vicerettore. Adesso addio, signor Anselmo! — Siate assiduo, voi avrete il vostro scudo da sei franchi per la giornata che avete perduta jeri, poichè avete sì ben lavorato sin adesso.” — “Come può mai l’archivista vaneggiare in questo modo! disse lo studente Antselmo, ed egli sedette per copiare il ma-