volando con gran romore. Fosforo, per verità, lo tiene incatenato di nuovo, ma dalle penne nere ch’egli perdette nella pugna, sono nati dei Genii malefici che si oppongono dappertutto alle salamandre ed ai gnomi. La donna, caro Anselmo, che t’insegue col suo odio e che (mio padre lo sa benissimo) aspira alla possessione del Vaso d’Oro, non deve la sua esistenza che all’amore d’una penna staccata dall’ala del drago per una barbabietola. Essa conosce la sua origine e sente il suo potere, poichè nei muggiti,e nelle contorsioni convulsive del drago incatenato, essa può leggere i secreti di molte costellazioni meravigliose, e non trascura nessun mezzo d’agire di dentro e di fuori, mentre mio padre le resiste in senso contrario colle fiamme che escono dall’interno della salamandriera. Essa riunisce tutti i principii malefici, tutti i veleni chiusi nelle piante e negli animali: essa li mischia sotto l’influenza d’una costellazione favorevole, e produce così degli infami maleficj, che gettano nello spirito il turbamento ed il terrore, e sottomettono l’uomo al potere di quei demoni nati dalla disfatta del dragone. Guar-