Pagina:Hoffmann - Racconti II, Milano, 1835.djvu/104


— 102 —

gna che l’opera si compia.” — “Ecco una cosa ben detta, figlia mia, rispose la vecchia, resta sempre così coraggiosa come sei, ed io ti darò, qualche cocosa di bello ed Anselmo sopra il mercato!”

Alla fine la vecchia si fermò: “Ed eccoci arrivate!” ella disse. Essa scavò una buca in terra, vi gettò dei carboni e vi pose Sopra il treppiede e la pentola accompagnando tutti i suoi movimenti coi gesti più singolari. Il gattone non cessava di giuocare intorno a lei, e dalla sua coda uscivano scintille che formavano un cerchio di fuoco. Presto i carboni cominciarono a diventar rossi, e infine delle. fiamme azzurre uscirono di sotto al treppiede. Veronica dovette togliersi la mantellina ed il velo, e si raggruppò presso alla vecchia, che prese le sue mani e le tenne fortemente strette, mentre fissava sulla fanciulla un paio d’occhi scintillanti. Allora gli strani ingredienti che la vecchia avea levati dalla sua cesta e gettati nella pentola — (eran essi fiori? — metalli? — piante? — animali? — Non si poteva distinguerlo) cominciarono a bollire e a gorgogliare. La