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ma il consigliere l’aveva sforzato a partire subito. I rapporti del consigliere con Antonia sono stati sino adesso un mistero, ma è certo ch’egli la tiranneggia nel modo più odioso. Egli la custodisce come il dottor Bartolo custodiva la sua pupilla, ed appena permette ch’essa guardi dalla finestra. Se qualche volta cedendo a pressanti istanze, la conduce con sè, egli la perseguita continuamente coi suoi sguardi e non soffre che si faccia sentire un solo accento musicale vicino a lei, molto meno che Antonia canti. Egli non le permette neppure di cantare nella sua casa, e così il canto ch’ella ha fatto udire in quella notte memorabile è dimorato come una tradizione, e quelli stessi che non vi si trovarono dicono sovente, quando una nuova cantante viene a esordire. Questo, canto non è nulla; Antonia sola sa cantare!