questo incanto, e quando la cantante taceva si sentiva ognuno riprendere fiato; tanto il silenzio era profondo. Era quasi mezzanotte quando si sentì il consigliere a parlare violentemente; una voce d’uomo gli rispondeva e pareva fargli dei rimproveri, e la voce interrotta di una giovanetta esprimeva degli accenti lamentevoli. Il consigliere parlava sempre con maggior collera sino a che la sua voce riprese finalmente quel tuono cantante che voi gli conoscete. Un grido acuto della giovanetta lo interruppe; poi regnò un profondo silenzio. Alcuni momenti dopo un giovane garzone si precipitò gemendo fuori della casa, e si gettò in una sedia da posta che lo aspettava e che partì rapidamente. Il giorno dopo il consigliere comparve e si mostrò molto tranquillo. Nessuno ebbe il coraggio di interrogarlo sugli avvenimenti della notte. La vecchia serva disse solamente che il consigliere aveva condotta con sè un’amabile fanciulla ch’egli nominava Antonia, e che cantava ammirabilmente, e che un giovane l’aveva accompagnato. Questi sembrava amare teneramente Antonia, ed era senza dubbio il suo fidanzato,