rito. I medici credettero dover venire alla crudele prova del cauterio attuale coll’applicazione di un ferro ardente all’osso della midolla spinale per tentare di rianimare l’attività del sistema nervoso. Egli fu sì lontano dal lasciarsi abbattere dalle torture di questo martirio medico che chiese ad uno dei suoi amici, che entrò nella stanza al momento
in cui si era appena terminata questa terribile operazione “se non sentiva l’odore di carne arrostita”. “Io acconsentirei volontieri, diceva egli collo stesso coraggio eroico, a perder l’uso delle mie membra se potessi solamente conservar la forza di lavorare coll’ajuto di un segretario”. Hoffmann morì a Berlino il 25 Giugno 1822 lasciando la riputazione di un uomo singolare, che solo il suo temperamento e la sua salute avevano impedito di giungere alla più alta fama, e le opere del quale, come esistono presentemente, devono esser considerate
meno come un modello da imitare che come un salutare avvertimento del pericolo che corre un autore che si abbandona agli impeti di una pazza immaginazione.