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sabbia il causidico Copelius che aveva veduto sovente con suo padre. La di lui massa informe si appoggiava sopra due gambe corte; egli era mancino, aveva il naso grosso, le orecchie enormi, tutti i lineamenti smisurati, e il suo selvaggio aspetto che lo faceva somigliare ad un orso, aveva spaventato sovente i fanciulli quando ignoravano ancora che questo legista, già odioso per la sua ributtante bruttezza, era il temuto uomo della sabbia. Hoffmann ha tracciato uno schizzo di questa figura mostruosa, che senza dubbio ha voluto rendere altrettanto deforme pei suoi lettori di quello che poteva essere orribile pei fanciulli. Copelius fu ricevuto dal padre di Natanaele colle dimostrazioni di un umile rispetto; essi scoprirono un fornello secreto, lo accesero e cominciarono ben presto delle operazioni chimiche di una natura strana e misteriosa che spiegavano quel vapore del quale alcune volte era stata riempita la casa. I gesti degli operatori diventarono frenetici; i loro tratti presero un’espressione di smarrimento e di furore a misura che avanzavano nei loro lavori; Natanaele cedendo al terrore gettò un