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xxvii

sola egli gira, ma trema girando secondo il soffio della fortuna o dell’avversità.„

Ben presto Hoffmann fu sottomesso alla più crudel prova che si possa immaginare. Nel 1807 un violente accesso di febbre nervosa aveva molto aumentata la funesta sensibilità alla quale doveva tante pene. Si era fatto egli stesso per determinare lo stato della sua immaginazione una scala graduata, una specie di termometro che indicava l’esaltazione dei suoi sentimenti, e che s’innalzava qualche volta sino ad un grado poco distante da una vera alienazione mentale. Non è facile forse di tradurre con espressioni equivalenti i termini dei quali si serve Hoffmann per classificare le sue sensazioni; noi tenteremo però di dire che le sue note sul suo umore giornaliero descrivono alternamente una disposizione alle idee mistiche o religiose, il sentimento di un’allegria esagerata, quello di un’allegria ironica, il gusto di una musica romorosa e pazza, un umor romanzesco rivolto verso le idee aspre e terribili: una inclinazione eccessiva per la satira amara tendente a ciò che vi ha di più bizzarro, di più capriccioso, di più