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istruire il tattico sono poco fatte per interessare l’universale dei lettori: un militare, principalmente parlando delle guerre in cui si è trovato, è sempre troppo disposto a raccontarle collo stile secco e tecnico di una Gazzetta, come se temesse l'accusa di voler esagerare i suoi propri pericoli rendendo drammatico il suo racconto.
La relazione della battaglia di Lispia come l'ha pubblicata un testimonio oculare, il signor Shoberl, è un esempio di quello che si avrebbe potuto aspettarsi dall’ingegno di Hoffmann se la sua penna ci avesse reso conto delle grandi circostanze che erano avvenute sotto i suoi occhi. Noi avremmo volontieri rinunciato ad alcune delle sue opere di diavolerie, se invece ci avesse dato una fedele descrizione dell’attacco di Dresda e della ritirata dell'esercito alleato nel mese di agosto 1813. Hoffmann era inoltre un vero, e onesto tedesco in tutta la forza del termine, ed egli avrebbe trovata una musa nel suo ardente patriotismo.
Non gli fu dato però di provarsi a nessun’opera, per piccola che fosse, nel genere istorico; la ritirata dell'esercito fran-