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mo è Ernesto Teodoro Guglielmo Hoffmann.

L’originalità del genio, del cantiere e delle abitudini di Ernesto Teodoro Guglielmo Hoffmann lo rendevano proprio a distinguersi in un genere di lavori che esige la più bizzarra immaginazione. Era un uomo di raro talento. Egli era ad un tratto poeta, disegnatore e musico; ma disgraziatamente il suo temperamento ipocondriaco lo spinse continuamente agli estremi in tutto quello che intraprese: la sua musica non fu che una riunione di suoni strani, i suoi disegni non furono altro che caricature, i suoi racconti, come dice egli stesso, non altro che stravaganze.

Allevato pel foro egli coperse da principio in Prussia parecchie cariche inferiori nella magistratura; ma presto ridotto a vivere della sua industria, ebbe ricorso alla sua penna ed alla sua matita, oppure compose della musica pel teatro. Questo cambiamento continuo di occupazioni incerte, questa esistenza errante e precaria produssero senza dubbio il loro effetto sopra uno spirito particolarmente suscettivo di esaltazione o di scoraggiamento, e resero