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tato ai nostri giorni il romanzo delle prime età colle sue istorie e colla sua antichità. Il barone de la Motte Fouqué si è distinto in Allemagna con un genere di composizione che esige ad un tratto la pazienza dell’erudito e l’immaginazione del poeta. Questo romanziero ha per iscopo di tracciare l’istoria, la mitologia ed i costumi degli antichi tempi in un quadro animato. I Viaggi di Thioldolf, per esempio, iniziano il lettore a quell’immenso tesoro di superstizioni gottiche che si trovano nell’Edda e nelle Sagas delle nazioni settentrionali. Affine di rendere più sorprendente il carattere del suo bravo e generoso Scandinavo, l’autore gli ha opposto come contrasto la cavalleria del Mezzodì sulla quale pretende stabilire la sua superiorità.
In alcune delle sue opere il barone de la Motte Fouqué è stato troppo prodigo di particolarità istoriche. L’intelligenza del lettore non può sempre seguirlo quando lo conduce in mezzo alle antichità alemanne. Il romanziero non saprebbe guardarsi troppo dal soffocare l’interesse della sua finzione sotto i materiali della