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penne abili, è diventato per colpa di alcune altre uno dei più insipidi e dei più assurdi. Di tutto il Gabinetto delle fate, quando noi abbiamo preso congedo dalle nostre conoscenze di nutrice, non vi sono cinque volumi sopra cinquanta che noi potessimo rileggere con piacere.
Accade sovente che quando un genere particolare di composizione letteraria diventa vecchio, qualche caricatura o imitazione satirica fa nascere un genere nuovo. Così per lo appunto la nostra Opera inglese fu creata dalla parodia che Gay volle fare dell’Opera italiana nel suo Beggar's opera (Opera del pitocco). Egualmente quando il pubblico fu inondato di racconti arabi, di racconti persiani, di racconti turchi, di racconti mogoli, ecc. ecc., Hamilton come un altro Cervantes venne coi suoi racconti satirici a rovesciare l’impero dei Genii cattivi e dei buoni, delle Peri e delle Fate della stessa origine.
Forse un po’ troppo licenziosi per un secolo più civile, i racconti di Hamilton resteranno come un piccante modello. Egli ha avuti dei numerosi imitatori, e fra gli altri il Voltaire, che ha sa-