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un angelo riprovato in una contrada deserta.
— Una contrada deserta, qui, a Berlino?
— Sì, è un deserto questo luogo, perchè nessuno spirito si avvicina al mio. Io son solo.
— Ma gli artisti!... i compositori!
— Lungi da me quella gente! Essi scarabocchiano, raffinano, accomodano tutto, sinchè sia gentile e compassato; essi mettono in movimento ogni cosa per trovare un miserabile pensiero, e infine con tutte queste chiacchiere sull’arte e sul genio delle arti non possono arrivare a produrre, ovvero se si sentono abbastanza cuore per mettere alla luce una o due idee, la freddezza glaciale della loro opera prova la loro lontananza dal sole. — È un lavoro da Lapponi.
Il vostro giudizio mi sembra troppo rigoroso. Le belle rappresentazioni del teatro devono almeno soddisfarvi.
— Io aveva stabilito di andare ancora una volta al teatro per udir l’opera del mio giovine amico. — Come si chiama egli? — Ah il mondo intiero è in quel-