Pagina:Hoffmann - Racconti I, Milano, 1835.djvu/135


— 72 —

dele di quelle dolci ed umili creature. Qualunque volta egli rapiva una sposa prediletta e turbava il riposo d’una famiglia concorde, era un trionfo che gli pareva di aver riportato contro la natura e il suo Dio. Il ratto di Anna colle circostanze che lo accompagnano è la più alta vittoria di questo genere a cui egli possa pretendere.

Donn’Anna è posta a riscontro di Don Giovanni per le alte perfezioni ch’ella ha del pari ricevute. Come a Don Giovanni, fu impartita anche a lei la bellezza del corpo e dell’anima, ma ella ha conservata la purità ideale, e l’inferno non le può nuocere che sulla terra. Quando questo male è compiuto la vendetta deve piombare. Donn’Anna era fatta per essere l’ideale di Don Giovanni, per istrapparlo alla sua disperazione, ma egli l’ha veduta troppo tardi e non può mandare ad effetto che il pensiero diabolico di perderla. — Il delitto è consumato, e tutte le funeste sue conseguenze si vanno compiendo. La morte di suo padre ucciso per mano di Don Giovanni, il suo matrimonio col freddo, volgare, effeminato Don Ottavio che prima ella