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mende figure; Don Giovanni si dibatte in mezzo ai tormenti dell’inferno, e più non lo si vede che a intervalli frammisto ai demonii. Tutto ad un tratto si sente come uno scoppio spaventevole.

— Don Giovanni, i demonii sono spariti, non si sa come. Leporello è steso senza movimento in un canto della sala. — Oh quanto ci fa bene, la comparsa degli altri personaggi che cercano indarno Don Giovanni! Sembra di sfuggire alla potenza delle Divinità infernali. Donn’Anna allora si presentò, oh come ella era cangiata! un pallore mortale copriva il suo volto, il suo occhio era spento, la sua voce tremante e ineguale, ma nel piccolo duetto collo sdolcinato suo amante che vuol celebrare le nozze tostochè il cielo lo ha liberato dal pericoloso mestiere di vendicatore, ella fu più grande incantatrice che mai.

Il coro avea terminata l’opera con una esecuzione di tutta bravura, ed io corsi nel più vivo entusiasmo che avessi mai provato a chiudermi nella mia stanza.

Non si tardò a chiamarmi a cena alla tavola rotonda, ed io vi andai macchinalmente.