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le sue forze, od è forse il combattimento a cui vengono nel suo petto l’odio e l’amore che gli toglie il suo coraggio? Il vecchio padre ha pagato colla sua vita la follìa di combatter mila notte col terribile avversario. Don Giovanni e Leporello s’avanzano insieme sul proscenio. Don Giovanni getta il suo mantello e resta vestito di raso rosso ricamato con tutta ricchezza. Nobile e vigorosa è la sua statura. Il suo volto è maschio, i suoi occhi penetranti, le sue labbra mollemente ritondate. Una singolare movenza dei muscoli della sua fronte gli dà un espressione diabolica, che eccita un leggiero terrore senza diminuire la bellezza dei suoi lineamenti. Si direbbe ch’ei può esercitare la magia della fascinazione, e che le donne, quando furono colpite dal suo sguardo, non possano più distaccarsene, e sieno costrette di correre da se medesime alla loro perdizione.

— Lungo e sottile, coperto d’una veste screziata di rosso e di bianco, con un piccolo mantello grigio indosso e con un cappello bianco a piume rosse sul capo, Leporello va misurando in