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Un romore tumultuoso, e il grido più volte ripetuto — lo spettacolo incomincia, mi trassero dal dolce sonno in cui io era caduto. I contrabbassi mormoravano di concerto, — un colpo di timpani, uno squillo di trombe, — un ut sfuggito lentamente da un clarinetto; i violini che si accordano... io mi sfrego gli occhi. Il diavolo si sarebbe egli preso gioco di me nel mio assopimento? No, io sono ancora nella cerniera dell’albergo dove io sono smontato jeri colle coste mezze fracassate. Precisamente sopra il mio capo penzola il cordone rosso del campanello. Io me gli attacco con forza. Un garzone si presenta.