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lia per informarsi di quello che era succeduto nella sua assenza; egli seppe che la signora era caduta sulla molle erbetta, colla leggerezza d’un uccello, e che la sua caduta non aveva avuto per lei che delle conseguenze morali. Da quel momento ella si era intieramente cambiata; non più tracce di cattivo umore, non più capricci; il Maestro che aveva composte le opere pel carnevale di quell’anno era stato il più felice degli uomini, perchè la signora aveva consentito a cantare tutte le sue arie senza gli innumerabili cambiamenti ch’ella era solita ad esigere. Il Consigliere non fu poco commosso da questa trasformazione. Egli dimandò i suoi cavalli e si gettò nella sua vettura. Tutto ad un tratto gli fece arrestare: — Ma, disse egli fra sè stesso, è egli ben certo che la mia presenza non renda ad Angela tutto il suo umore fantastico, e avrò io poi sempre il partito di gettarla dalla finestra? Egli discese dalla sua vettura, e scrisse a sua moglie una lettera molto tenera, dove parlò della gioja che provava nel sentire che sua figlia aveva come lui un piccolo segno dietro l'orecchio; ei le giurò che l’amava sem-