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che sono in quel paese, quali essendo benissimo concertate, sogliono far grata armonia.

Smontata Sua Maestà nel Palazzo, l’Arciduca l’accompagnò sin all’appartamento destinatogli, il quale trovò adobbato delle più eccellenti, e pretiose tapezzarie, che si fabrichino in quei paesi; E perché l’hora era un poco tarda, l’Arciduca si licentiò ben presto, lasciando Sua Maestà in riposo, e così fecero tutti gli altri.

Il resto della notte, come pure l’altre due seguenti, furono festeggiate con grandissimi fuochi, con lo sparo dell’Artiglierie, e col suono delle campane. La sera stessa, vennero a riverirla privatamente il Principe di Condé, il Duca Francesco di Lorena, e tutti i più grandi della Corte, e perché era la vigilia di Natale, si sospese il far altro per non turbare la divotione. Il detto giorno de’ 24 Decembre sul tardi la Regina accompagnata da S. A. Imperiale, si trasferì nell’ultima camera dell’Arciduca, e quivi alla presenza di esso Arciduca, del Conte di Fuenseldagna, dell’Ambasciator Pimentel, del Conte Montecuccoli, e di Don Agostino Boreno Navarra Secretario di stato, fece la professione della fede Cattolica Romana segretamente, avanti il Padre Guemes Domenicano.

Questo Religioso era di Spagna venuto in Fiandra con il Pimentel Ambasciatore in qualità di Secretario, e come era egli già partecipe di tutto l’affare, così fu scelto a questa funzione, per tenerla tanto più nascosta, già che l’occasione così comportava. In det-