Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/56

18 Historia della Regina di Suetia.

dolo nelle sue stanze più remote, e professando di volergli scoprire un affare di grandissima importanza, accostatasegli [Manda a Roma un Padre Gesuita] all’orecchio gli disse: Padre Macedo voi sete il primo Gesuita, ch’io habbia conosciuto, e come per la prattica, & informatione, ch’ho della vostra bontà, stimo di potermi confidar su la fedeltà, e prudenza vostra, così già che bisogna, che partiate, vorrei ch’operaste in ogni modo, che per mezo vostro mi fossero mandati qua due della vostra compagnia Italiani esperti in ogni scienza, i quali sotto colore di esser Gentilhuomini curiosi di veder il Mondo [Con sue lettere al P. Generae di quella Compagnia], si fermassero nella mia Corte, acciò senza dar sospetto, potessi valermi di loro, al qual effetto vi darò anche lettere per il vostro Generale. A ciò corrispose il Padre con espressioni, e sentimenti propri di sì grande, e sì importante novità; gli rese le dovute gratie della confidenza, e si offerse di servirla fedelmente, e gli giurò esser secreto.

Tornato a casa Macedo tutto giubilante, e consolato, cominciando a pensar al modo di essequir sollecitamente la volontà della Regina, risolse chieder, come fece, licenza all’Ambasciatore di andar per sua curiosità a veder la bella, e gran Città d’Ambourg, ma non l’ottenne; tornò dunque alla Regina, e gli significò le difficoltà incontrate. Sua Maestà sentitolo con una risolutione fermissima di servirla, gli rispose, potete andar senza dir altro. Il Padre avvisato ch’il Vascello, che lo doveva condurre, stava già al porto di Balen 35 miglia lontano in pronto di spie-