Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/336

vinti in ossequio della Cattolica Fede. Spiccavano poscia quei personaggi illustri nelle divise, li quali stimati havevano cosa degna, e gloriosa il proporre l’obbrio della Croce alle grandezze mondane. Si rappresentavano ancora Principi, Regi, Imperatori, che ben mostravano non pregiarsi de’ loro titoli, per altro che per havere qualche degno argomento, onde noto facessero in qual conto tenevano la vera Religione, mentre per amor di lei tali fregi sprezzavano. Vi erano pur Principesse, e Regine, la cui pietà non era stata men generosa: e come la isquisitezza de’ Pittori haveva data co’ loro pennelli vivacità alle tavole, & eloquenza a’ colori, si compiacevano tutte ben sì della loro sorte; ma in certa guisa si confessavano vinte dal moderno miracolo di coraggiosa viragine, che, riguardevole in mezzo all’altre, con un volto spirante maestà, non men che divozione, quanto più si sforzava di oscurare i titoli di Regina, tanto più ne acquistava. Le tre Corone, e gli Scettri vittime a lei imolate alla Cattolica Fede, non mirava già ella; ma amiravale ogni altro, e pareva volesse in quel monte piantarli, giudicandolo degno d’haver scettri per alberi, e diademi per fiori, tra cui ponessero i suoi nidi, in vece di augelli; i Monarchi, e Principi stimolati dall’esempio singolare. A questa gran Signora chinava il volto la suprema Dominatrice del Monte, quasi a lei dicesse Multæ filiæ congregaverunt divitias, & supergressa es univer-