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214 | Historia della Regina di Svetia |
dere maggiormente de’ fuochi arteficiati dispostivi sopra, che operarono poi la sera. Ne i portoni del Teatro stavano l’armi della Regina, con diverse imprese del Regno di Svetia; da una parte Sua Maestà, e dall’altra il Re Padre di lei, ambi a cavallo.
Entrata la Regina nel Vescovato, hebbe incontro una nobilissima corona di Dame, le quali essendo già state regalate da Sua Eminenza d’una lautissima collatione di confetture, si trovarono unite a riverirla. Nell’entrare, che fece in Sala, hebbero tutte la sorte di baciarle le mani, e furono accolte con somma benignità; anzi degnossi la Regina, ch’intervenissero sedendo ad un concerto musicale, che si fece nelle proprie stanze di Sua Maestà, e ciò servì per trattenimento di quella sera.
Il soggetto rappresentava la Fede trionfante; che doppo haver spediti tre Personaggi a decantare le lodi di Sua Maestà, comparve in fine invitandola ad entrare nella navicella di Pietro.
Alloggiò la regina con alcuni de’ suoi Domestici nel Vescovato; gli Nuntij, l’Ambasciator Pimentel, il Conte Montecucoli, e gli altri Signori principali furono distribuiti in diverse case de particolari, in ogn’una delle quali erano Gentilhuomini della Città deputati a servirgli; la direttione di tutti questi alloggi fu appoggiata alla cura del Signor Gioseppe Pallettonio Gentilhuomo spiritoso, e di molta attività, coll’assistenza del quale, e de’ Signori Vincenzo Pianciani Tesoriere di Perugia, e Nicolò Benedetti Tesorier di