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gna piana, bassa, & humida, e perciò stimata d’aria non in tutto salubre, è munita di forti mura, bastioni, parapetti, ben fiancheggiata con larghe, e profonde fosse, assicurata da una fortissima, e ben intesa Cittadella, in alcune parti inaccessibili a gli approcci per il sito in parte marascoso. Il Castello, ch’è l’habitatione de’ Card. Legati, è magnifico, e sontuoso, e qual si può creder sia stata la regia residenza de’ Serenissimi Estensi splendor dell’Italia, per grandezza d’animo, & eminenza di valore. Il Card. Gio: Battista Spada nobile Lucchese, soggetto di bontà, e di talenti rari per lunghi servigi prestati alla S. Sede decorato della porpora a 2 di Marzo 1654 col titolo di Santa Susanna, esercitava con molta sua gloria quella Legatione, & in questa congiontura abondò certo col sodisfare egregiamente alle sue parti.

Il giorno de’ 25 partì la Regina da Ferrara salutata dal cannone delle mura, e della fortezza nel modo tenutosi nell’ingresso, e si videro tutte le strade guarnite di soldatesca. I due Cardinali Legato, e Vescovo l’accompagnarono sin a’ confini della Legatione, che terminano al fiume Reno, poco discosto dalla Villa del Poggio, luogo de’ Marchesi Lambertini, famiglia antica, e cospicua di Bologna: Quivi all’entrar nel Bolognese fu incontrata da Monsignor Ranuccio Ricci Vicelegato con comitiva di colti Gentilhuomini tutti a cavallo, il quale complì con Sua Maestà a nome dell’Eminentissimo Cardinale Gio: Girolamo Lomellino Legato, e se ne ritornò a Bologna, la-