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Nel scender di carrozza, e nell’entrar sul porto, il Duca diede il braccio alla Regina, che dalle ripe fu portata al basso dell’acqua dentro una sontuosa seggetta secondata dall’Arciduchessa, alla quale servì di braccio l’Ambasciator Pimentel: Così di man in mano seguitarono a passare tutte le Dame, e Cavaglieri del corteggio, e gli altri dell’uno, e l’altro seguito.

La Terra di Revere ha tra le altre una lunga contrada distesa lungo al Po, con case dall’una, e dall’altra parte. Per questa, ch’era tutta vagamente illuminata, fu portata la Regina in seggetta sin al Palazzo Ducale, precedendo i sudetti 24 paggi con le torcie in mano, & una compagnia di guardia, seguendo l’Arciduchessa, e Dame in carrozza, & un’altra compagnia simile. Il Duca con i suoi Cavaglieri per altra strada più breve, si condusse al Palazzo, il quale, oltre all’esser ricchissimamente adobbato, era custodito dalle guardie a piedi di S. A. vestite a livrea, & ornato d’una nobilissima, e vaga spalliera di Dame, che col lucido delle gioie, e dell’oro, di cui eran guarnite, accrescevano lo splendore al numero infinito de’ lumi, che per tutto ardevano.

Smontò dalla seggetta Sua Maestà nella gran Sala del Palazzo. Il Duca gli diede il braccio, conducendola all’appartamento destinatogli. La Serenissima Arciduchessa la seguì, e le Dame fermatesi nell’anticamera poco doppo furono tutte introdotte a riverir Sua Maestà, che le accolse tutte col solito de’ suoi affabilissimi trattati. Ritornate queste nell’anticame-