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et nutrito in tante delicie, secundo è narrato da poeti, che mai fu più beato nascimento. Li homini, le donne et li fanzuli duncha iustamente, come suo simulacro, te mirano et contemplano et pensano servirti exaltando il tuo generoso nome et la beatitudine del tuo fecundo ventre, perchè oltra le narrate conditione li strenge la dolceza de le tue parole nel consigliare prudente, la gratiosità di costumi, la affabilità, la mansuetudine, la pietate, la religione et il liberale tuo servire cum la magnitudine de l’animo, et finalmente la discreta pompa de omne ornamento et reale prestantia, in modo che la cità nostra in ogni canto splende più che le geme et l’oro: onde, secundo donna, non sei in alcuna parte inferiore a le ineffabile virtù del tuo sangue et del tuo illustre consorte. Che debbo io dunque fare, essendo de tante tue excellentie infiammato, se non afaticare la mano et l’ingegno in cosa gentile,