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Bentivoglio. Invece troviamo che Elisabetta «figliuola della dolce memoria di Antonio Galeazzo Bentivoglio ( figlio di Giovanni II e di Ginevra ) gloria del bolognese nome » fu maritata a Romeo Pepoli che lasciò la vita nella battaglia di Ravenna, nel 1512. È vero che quando Sabadino scriveva la Gynevera , Elisabetta era già morta (pagina 375); ma egli stesso scrive due righe più avanti «che de lei, in laude del suo pudico ventre, sono cinque belli figliuoli, due maschi, et tre femine vedoe de grande honestate et de optima fama, che tuti sono ornamenti de la nostra citate.» Ad uno adunque di questi figliuoli e forse meglio ad una delle figliuole, come suggerisce la natura del libro, fu molto probabilmente offerto il codice che ora si trova a Parma.