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lerlo attribuire a questo bizzarro pittore.
S. Giorgio doveva essere uno dei santi prediletti e venerati di casa Bentivoglio, se lo vediamo riprodotto anche dal Francia sulla mirabile targa bentivolesca che si conserva in Bologna dal marchese Rodriguez.
La prima pagina del codice è da noi riprodotta, per mostrare la leggiadra miniatura della lettera iniziale, il carattere di Sabadino degli Arienti, e il simbolo o impresa sottoposta, sulla quale dobbiamo spendere qualche parola. Consiste quest’impresa in un cervo in riposo, il cui ventre è circondato di fiamme. Sopra gli gira una fascia col motto Nil desperandum sera duce, tratto dall’oraziano Nil desperandum Teucro duce (Od. I, 7). All’uso dei