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il suo degno nome expressamente narrare. Basti, che sinceramente ho scripto, et che lei me intenda; che per gratia di benigni cieli non li mancarà mai debita laude.

Excusato dunque che me haverai, non respondere più, perchè tempo fia felicemente reposarti a l’ombra del nostro Gynevero. Come fece el valoroso et divo propheto Elya, de la religione carmelita fondatore, che per lassitudine del longo camino, fugiendo el furore de Iezebel, regina de Iudea, che dolce et saporoso somno prese a l’ombra de uno bello Gynevero, et poi fu da Dio cibato et consolato. Così sarai tu senza dubio consolata, doppo el preso riposso, essendo posta infra li altri Gyneveri thesori de la excelsa donna: da la quale spesso ad tuo conforto sarai cum dolci baci et abraciamenti degustata. Che ’l summo et omnipotente Dio nel suo pecto felice te conservi.

Mille cccclxxxiii.