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contemplando, possa tanta gloria et beatitudine degustare, cum rami in mano del nostro odorifero Gynevero; per il cui amore, havendo conducto al desiderato porto la cymba, carica de le nostre gratiose fatiche, comandaremo a la finita opera, che ne vada a trovare quella excellentissima donna, che perpetuamente la debbe possedere, in gloria del suo odorifero nome, in questa forma.


O mia opera, illustrata del nome eterno de Gynevera Sforza Bentivoglio, prima che vada ad sua excellentia, non te ornare de auro, nè de argento, se non de fronde di Gynevero, in segno de leticia et pace. Poi andrai ad trovarla, adcompagnata de fede, de amore et di speranza, fuori de la cità, a Belpogio, palazo de non