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Il Bentivoglio, di cui accenna alle imprese eroiche; enumera quindi tutti i figliuoli di Giovanni, di ciascuno de’ quali narra in succinto virtù e fatti, illustrando per tal modo la pittura ricordata del Costa. Conclude tornando a prostrarsi ai piedi di Ginevra, della quale il lettore ora sa qualcosa, esaltandone «le parole nel consigliare prudenti, la gratiosità di costumi, l’affabilità, la mansuetudine, la pietate, la religione et il liberale servire cum la magnitudine de l’animo et finalmente la discreta pompa de omne ornamento et reale prestantia!»
L’autore chiude con una licenza o instructione dell’opera, nella quale dapprima dice al libro d’ire a trovar Ginevra nel palazzo di Belpoggio, deliziosa villa bentivolesca ch ’ ei qui descrive e che